Il Progetto garantisce l’istruzione pre-scolare e l’alimentazione ai bambini dai 3 ai 6 anni.

Giochi, libri e un pasto assicurato per i bimbi di Joaquim Gomes.

 

Questo progetto, sostenuto dall’Associazione, è mirato esclusivamente ai bambini, alla loro nutrizione e alla loro istruzione. Un terzo della popolazione del Brasile è costituito da minorenni, ma a Joaquim Gomes, il paese dove dal 1988 si sono stabilite le suore della Congregazione di S. Giuseppe di Pinerolo, i bambini ed i giovani sono ancora di più. Le statistiche rivelano che in Brasile il 25% dei bambini della fascia 4-6 anni non va a scuola, ma nelle aree povere come il Nord Est questa percentuale sale al 64%.

A causa della totale assenza di lavoro nell’area, moltissimi uomini e ragazzi di Joaquim Gomes si trasferiscono in cerca di occupazione dirigendosi a tre/quattro mila km di distanza, specialmente nell’area rurale del Mato Grosso per lavorare come tagliatori di canna o nelle grandi città come San Paolo. Spesso questi uomini faticano a tornare e sovente formano nuove famiglie, abbandonando definitivamente le donne e i bambini che li aspettano a Joaquim Gomes.

Per questa ragione, le donne sono costrette a cercare piccole occupazioni nella vicina capitale, Maceiò, lasciando i propri figli con gli anziani della famiglia o addirittura da soli; per le strade quindi è usuale vedere bambini di 5-6 anni che si curano dei fratellini più piccoli, che lavano i panni e le stoviglie nel fiume, che si prestano come facchini al mercato settimanale.

Questi stessi bambini molto spesso non sono registrati all’anagrafe, sono privati dei giochi dell’infanzia, del cibo e dell’istruzione; sono bambini senza capricci e senza pretese, ma anche  curiosi, vivaci, volenterosi, allegri di fronte a una canzone, felici per un piatto di fagioli e un sorriso amico.

Per sopperire a queste gravi carenze le suore della missione hanno costruito nel 1988 il primo grande centro parrocchiale, “S. Josè”, provvisto di salone, ambulatorio, aule, refettorio, cucina, servizi igienici e campo giochi. Nel 1992 è stato inaugurato un secondo centro, il “Nossa Senhora Aparecida”, nel quartiere Casal, e nel 2000 è stato costruito l’ultimo, ma non meno importante, centro, il “Madre Esperança”, situato nella periferia più povera di Joaquim Gomes, il quartiere Bairro Esperança.

In questi tre centri importantissimi funzionano a pieno ritmo tre scuole materne per bambini dai 3 ai 6 anni; sono previsti due turni di frequenza, uno mattutino ed uno pomeridiano, per un totale di oltre 300 bambini che ricevono due pasti al giorno: colazione e pranzo, per il primo turno, merenda e cena, per il secondo turno. Con l’aiuto delle suore, di dodici maestre, tre cuoche e tre donne delle pulizie, viene permesso a questi bambini di vivere con una maggiore serenità la propria infanzia, di avere cibo, educazione, accoglienza, amore e allegria.

I bambini che frequentano gli asili provengono dalle famiglie più povere e con situazioni più complicate. Alla scuola materna i bambini arrivano a piedi, da soli o accompagnati da un fratello maggiore o dalle mamme. Non ci sono le automobili dei papà ad aspettarli, eppure negli asili sono felici lo stesso.

Dal punto di vista didattico, visti i deficit educativi presenti all’interno della scuola primaria pubblica, negli asili viene svolta un’importante attività di alfabetizzazione. Inoltre, vengono insegnati ai bambini il rispetto delle regole e del vivere insieme, la cura e l’igiene personale: ogni giorno entrano in aula con la divisa pulita, prima di ogni pasto fanno la fila per lavarsi le mani e dopo ogni pasto per lavarsi i denti; fondamentali sono anche gli spazi dedicati ai giochi di gruppo, ai canti e alle attività creative.

Da ormai 29 anni tutte le iniziative realizzate negli asili e nei centri della missione hanno preso vita e continuano la loro attività grazie al sostegno ed alle sovvenzioni provenienti dall’Italia. Sostenendo questo progetto, potrai aiutare i bambini delle scuole materne assicurando loro i pasti giornalieri, l’acquisto di materiale didattico e di giochi e garantendo lo stipendio di insegnanti e collaboratori.

 

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