Formazione, musica e sport per costruire un percorso di vita per gli adolescenti alternativo alla strada

Joaquim Gomes nel corso degli anni non è stata toccata dallo sviluppo economico che ha coinvolto invece altre parti del Brasile ed è tuttora affetta da grandi problematiche di natura sociale ed economica.

Si presenta come un contesto fortemente rurale ed arretrato, in cui non c’è lavoro e da cui molti uomini emigrano per trovare migliori opportunità nelle grandi città del Brasile, come San Paolo e Rio de Janeiro, lasciando mogli e figli soli e in difficoltà. Joaquim Gomes, inoltre, è affetta da una corruzione estrema a livello amministrativo e quindi non ci sono fondi adeguati per istruzione e sanità.

In particolare, a questi “storici” problemi, recentemente si è aggiunto un crescendo di violenza, causato principalmente dallo spaccio di droga.

Joaquim Gomes si trova nello stato federale di Alagoas, la cui capitale, Maceiò, è da alcuni anni al centro delle cronache come una delle città più violente del Brasile. Di riflesso, molti trafficanti hanno raggiunto Joaquim Gomes e la cittadina è pertanto salita, purtroppo, al 45° posto tra le città più violente del Brasile nel 2016 (http://exame.abril.com.br/brasil/as-150-cidades-mais-violentas-do-brasil/).

Alcuni ragazzi, privati della possibilità di un presente e di un futuro sereni, sono coinvolti fin da giovanissimi, direttamente o indirettamente, nello spaccio di droga, passando da corrieri inconsapevoli a manovali armati di bande rivali. In seguito a questo, a Joaquim Gomes, cittadina di 20.000 abitanti, ci sono decine di omicidi all’anno, operati nella maggior parte dei casi da minorenni.

Per contrastare questo fenomeno, le suore hanno creato progetti specificamente pensati per ragazzi e adolescenti, da subito supportati dalla nostra Associazione. Queste attività coinvolgono circa 200 ragazzi dai 6 ai 17 anni: ogni giorno viene data loro una merenda, che per alcuni rappresenta un’integrazione alimentare fondamentale, ma soprattutto viene loro offerta un’alternativa. Gli adolescenti che partecipano al progetto, che spesso appartengono alle fasce più povere della popolazione, evitano di passare la maggior parte del loro tempo per strada.

Per creare un’alternativa appetibile alla vita di strada, i ragazzi vengono coinvolti in diverse attività che li coinvolgono e li attirano come lo sport, la musica, i lavoretti manuali, oltre al doposcuola con aiuto compiti.  Parallelamente, però, essi seguono un fondamentale percorso di sensibilizzazione su temi di attualità che influenzano direttamente le loro vite, ma delle cui dinamiche sono spesso tenuti all’oscuro (politica, vita sociale, diritti): indicativi sono i nomi dei Progetti stessi, chiamati nelle due sedi rispettivamente “Construindo o Futuro” (“Costruendo il futuro”) e “Fazendo a Liberdade” (“Facendo la libertà).

Con film, laboratori ed altre attività i ragazzi vengono quindi spinti a farsi delle domande, contrapponendo alla violenza la curiosità e la voglia di stare assieme. L’obiettivo finale di queste attività è rendere coscienti i ragazzi del proprio valore come persone attive, dei propri diritti (spesso calpestati), dei propri doveri come cittadini, dell’importanza della cultura e della partecipazione attiva come unica strada per costruire il proprio futuro e la propria libertà: il percorso è volto a consentire loro di diventare cittadini, lavoratori, padri e m

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