Il progetto sostiene la piccola scuola elementare di Gatunga, nel cuore dell’Africa.

La zona del Tharaka è un’area particolarmente arida e povera nel centro del Kenya, dove i piccoli agricoltori locali lottano contro una siccità sempre più frequente, alternata a periodi di piogge torrenziali in cui le strade diventano torrenti di fango e molti villaggi restano isolati. Gatunga è un villaggio nel centro di questa regione. Le sue poche migliaia di abitanti occupano un territorio di oltre 100 km in cui sono presenti 31 comunità, che possono essere raggiunte solo a piedi o in fuoristrada, attraverso strade dissestate che percorrono la savana.

Centinaia di bambini vivono in queste comunità e ogni giorno devono percorrere a piedi decine di chilometri per poter raggiungere le poche scuole pubbliche presenti sul territorio. Ben prima dell’alba la savana si riempie di piccoli gruppetti di bambini scalzi, i più grandi tengono per mano i più piccoli; nelle cartelle sgualcite o nei fagottini di stoffa ci sono i quaderni e i libri, per quelli che possono permettersi di comprarli.
Arrivati alla scuola pubblica le difficoltà non finiscono: le classi sono sovraffollate, per ognuna ci sono 60-80 bambini, e l’unico maestro che deve seguirli tutti non riesce a dar loro un livello di istruzione adeguato.

La Scuola Parrocchiale di Gatunga nasce nel 2014 per volontà di padre Patrick Mugambi, neo-parroco keniano di Gatunga, con cui la nostra associazione collabora dal 2010. Obiettivo del progetto Scuola è dare ai bambini di Gatunga e delle comunità vicine l’opportunità di ricevere un’istruzione scolastica adeguata. Inaugurata a gennaio 2015, la piccola scuola ha iniziato con due classi per un totale di 50 bambini. Oggi sono già oltre 200 i bambini che frequentano la scuola e le richieste continuano ad aumentare. La maggior parte dei bambini proviene da famiglie molto povere che non possono dare un contributo sufficiente per l’educazione scolastica dei loro figli. Nella Scuola Parrocchiale viene garantita a tutti la possibilità di studiare, fornendo i libri e il materiale scolastico a chi non può permetterselo.

Ogni giorno vengono serviti ai bambini la colazione ed il pranzo nel refettorio della scuola e, per chi abita lontano, è offerto un letto nel piccolo dormitorio, in modo da non dover fare ore di strada al buio nella savana. Tutti i giorni alle 17:00 viene distribuita la cena per i bambini che dormono presso la Scuola, ma, anche tra coloro che rientrano a casa, sono molti quelli che aspettano per avere la possibilità di mangiare un pasto caldo, che a casa spesso non possono avere. Ogni classe è composta da 25 bambini e i maestri insegnano loro swahili, inglese, matematica, scienze, storia e geografia.

I 10 insegnanti della scuola sono stati scelti non solo per la loro competenza, ma anche per educare i bambini ai valori della tolleranza e della solidarietà. In Kenya, infatti, sono presenti oltre quaranta gruppi etnici suddivisi in tribù: culturalmente c’è molta diffidenza e pregiudizio verso le persone di tribù diverse dalla propria. Per questo motivo i 10 maestri appartengono a 10 tribù diverse, così fin da piccoli i bambini imparano a conoscere e stimare le persone di altre etnie, crescendo in un ambiente basato sul rispetto reciproco.

Istruzione, educazione e sostegno alimentare rendono la Scuola di Gatunga un posto speciale e allegro per i bambini che hanno iniziato a frequentarla e che, grazie ad essa, potranno raggiungere un livello scolastico adeguato per poter continuare gli studi secondari e poi universitari.

Sostenendo il progetto Scuola di Gatunga, puoi offrire ai bambini il materiale scolastico necessario (libri, quaderni e cancelleria) e/o uno o più pasti quotidiani. Grazie al tuo aiuto, è possibile pagare lo stipendio dei maestri, delle cuoche e delle persone che rendono la piccola Scuola un luogo importante per tutta Gatunga. Dando un’istruzione a questi bambini, doni anche un futuro all’intera comunità, grazie a nuove generazioni rispettose degli altri e in grado di portare uno sviluppo economico e culturale per il proprio territorio.

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