Il resoconto di una ragazza dell’Associazione sulla due giorni formativa di Traves (TO) -2008
Bisognerebbe scrivere a caldo, senza lasciar passare dei giorni e soprattutto occorrerebbe essere capaci di stampare per iscritto sensazioni, emozioni, riflessioni, nate da due giorni insieme. Ed invece eccomi qui, seduta al tavolo di una cucina resa rumorosa dalla radio, a ripensare a tutto cio che e scaturito in queste giornate di ritiro e soprattutto alla sensazione di calore ed accoglienza che ho respirato a pieni polmoni.
Presentazioni e sorrisi, chitarra e ping-pong hanno creato nell’immediato un clima di gruppo e il tutto ha avuto inizio…
La riflessione? Niente male…Sulla strada di Traves (ops di Emmaus) abbiamo incontrato due discepoli increduli, un po’ delusi da un’immensa promessa apparentemente non mantenuta, in conflitto con se stessi…
Mi e parso di averli davanti agli occhi… Due uomini che camminano con le spalle un po’ curve, strascicando i piedi, delusi perchè tutto ciò che li aveva smossi, entusiasmati, spronati,la loro guida, il loro maestro l’Incontro per eccellenza della loro vita, altro non era che un’enorme fandonia, una fantasia, niente di eccezionale insomma, semplicemente un uomo…, come tutti gli altri, anche peggio!!
La morte, l’abbandono, il senso di sconforto, la delusione, tutti sentimenti fortemente contrastanti contro la fiducia innata provata verso quel Gesù. Quello che ho pensato nel momento di deserto personale e che probabilmente l’incontro con Cristo e molto piu definitivo, Lui, non ci lascia mai tranquilli, ti stuzzica, ci cammina al fianco senza farsi riconoscere, ci provoca… Quante persone si sono messi in cammino, dopo un incontro con Lui?
Beh forse ci chiede proprio questo, di essere un po’ meno ciechi in questa nostra società, nel vicino e nel lontano, di dar luce ad uno sguardo che spesso è teso a lunghe distanze e che fatica a concentrarsi sui bisogni, le solitudini della nostra quotidianità, dove s’incontrano occhi tristi, povertà diverse create da una società che si sbatte a mille per dare la ricetta della vita terrena eterna e dell’eterna giovinezza, ma che non si preoccupa minimamente della vita media del mondo, dell’infanzia, dove il lusso è immagine e somiglianza di miti appositamente creati per distruggere il pensiero, in una società che lotta per eleggere chi sarà sempre il primo ma è certa di chi sarà sempre l’ultimo…
Da dove si inizia a dare una svolta?
Da dove occorre partire per rimettersi in cammino con Lui? Dalla nostra famiglia, dal contesto sociale e lavorativo, dalla politica locale, nazionale ed internazionale… Me lo chiedo spesso… L’altro ci smuova, sia per noi meta e desiderio di condivisione, di incontro e dialogo di pensieri,di abbracci, di culture e punti di vista… Abbiamo come obiettivo il Brasile, come meta Joaquim Gomes: in voi ho percepito in questi due giorni questo immenso slancio, il vostro impegno, la voglia di conoscere, di fare e lasciarsi trasformare da un’esperienza di amore di dono dato e ricevuto a piene mani…
L’aprirsi agli altri ci accompagni nel nostro viaggio e sia per noi un comandamento d’amore nel nostro cammino insieme… Chissa che sia un piccolo granello per cambiare l’esistente?!? Fatto sta che non vedo l’ora di partire!!!
“Se volete cambiare il mondo… sorridetevi l’un l’altro più spesso…” (Madre Teresa di Calcutta)
Annalisa